Impara a far germogliare in casa un cocco. Vediamo come fare.....
Cocos nucifera
Etimologia:
La parola cocco deriva dalla portoghese coco, che significa testa.
I marinai di Vasco da Gama, durante il viaggio nelle Indie, hanno dato il nome alla pianta in base alla forma del frutto che ha una vaga somiglianza con la testa a forma di zucca intagliata del Coco, mostro della mitologia ispanica molto simile all'uomo nero.
La palma da cocco è una pianta originaria delle isole dell'Oceano Pacifico, rinomata per il suo famoso frutto. Grazie alle sue foglie molto allungate e slanciate che partono direttamente dal grosso seme (la noce di cocco), questa pianta non di rado assume una funzione decorativa e viene coltivata anche in appartamento.
I fiori sono piccoli e giallastri, riuniti in infiorescenze a spadice, ramificate in circa 50 rami secondari, protette esternamente da una grande spata concava. Ogni pianta porta annualmente da 6 a 12 infiorescenze, prodotte in tempi diversi.
In natura la sua altezza raggiungerebbe i 30 metri, ma coltivata in casa non supererà i 2 metri e non sarà assolutamente produttiva.
La varietà più adatta alla coltivazione è la cultivar "Nino" grazie alla sua compattezza e alla lucentezza delle sue foglie. Coltivare una palma in casa non è una cosa semplice…...
Il frutto:
Il frutto della palma da cocco è, come dice la parola stessa, il cocco. Dal punto di vista botanico il cocco è una drupa, quindi una noce semi-legnosa di grandi dimensioni, dalle dimensioni di circa 20-30 cm e con un peso che può variare da 1 a 2 kg.
La parte interna del frutto, di colore bianco, è una cavità di grandi dimensioni dove è contenuto un succo commestibile e dissetante.
Questa viene consumata fresca ma è molto utilizzata nelle lavorazioni industriali per la produzione della farina o della polvere di cocco che vengono impiegate in pasticceria.
Far germogliare un cocco:
Per ottenere un nuovo esemplare di questo tipo di palma, è necessario procurarsi una noce di cocco ancora completa, cioè ancora avvolta nella scorza semi-legnosa che solitamente viene tolta per consumare questi frutti.
Procuratevi una noce di cocco non trattata e che abbia mantenuto il suo potere germinativo.
La noce va interrata per metà o un terzo del suo volume in un terreno molto ben drenato, contenente una buona percentuale di sabbia e di materiale grossolano.
Si consiglia di acquistare la noce di cocco già germogliata in quanto solitamente le noci in commercio non sono integre e quindi sono ormai sterili.
Esigenze ambientali ed esposizione:
L’esposizione della palma da cocco dovrà essere in pieno sole in quanto ha bisogno di un ambiente ben areato e non tollera gli sbalzi di temperatura che causano alla pianta uno stress importante.
La palma in vaso, coltivata in appartamento, potete porla in una posizione semi-ombreggiata e dovete garantirle una buona ventilazione.
La temperatura ideale per far radicare la pianta dovrebbe essere attorno ai 26/28 °C (comunque la temperatura dell'ambiente dove si trova la pianta non deve mai scendere sotto i 16°) quindi il periodo migliore per mettere in pratica questa operazione è quello estivo.
E' fondamentale sistemare la pianta in un ambiente protetto con temperatura costante, aiutandosi con apposite lampade per mantenere la temperatura ideale.
Il terreno:
Il terreno deve essere mantenuto costantemente umido. (Il pH ideale è compreso tra 5 e 7,5, oltre il quale si creano squilibri nutrizionali).
Il terriccio della palma deve essere ricco di humus, al quale sarà utile mescolare della sabbia per migliorare il drenaggio dell'acqua che non deve mai ristagnare nel vaso, a differenza del sottovaso che dovrà essere riempito di ciottoli che andranno tenuti sempre bagnati.
Irrigazione:
Le irrigazioni delle palme da cocco devono essere frequenti e, allo stesso tempo, controllate; ciò significa che dobbiamo evitare gli eccessi idrici e ricorrere necessariamente all’irrigazione quando il terreno risulta essere secco.
Dal periodo primaverile all’estate è necessario aumentarne la frequenza a causa delle temperature elevate.
Durante i mesi più caldi possiamo ricorrere anche all’aspersione fogliare, bisognerà quindi annaffiare la pianta moderatamente, inumidendo però il fogliame giornalmente con un vaporizzatore spray.
E' consigliabile usare l’acqua piovana per non causare un eccesso di sali minerali che potrebbero danneggiare le piante.
Durante la stagione più fredda le irrigazioni devono essere ridotte a partire dai mesi autunnali, quando dovranno essere comprese fra 1 e 2 irrigazioni a settimana.
Concimazione:
La pianta trae vantaggio dalle concimazioni, soprattutto durante la primavera e l’estate.
A partire da questo periodo fino a quello autunnale, dobbiamo eseguire la fertirrigazione utilizzando concimi liquidi con intervalli regolari che vanno da 15 a 20 giorni.
Il prodotto utilizzato potrà essere un generico concime liquido per piante verdi.
La presenza di nuovi germogli dovrebbe vedersi dopo circa 3 mesi.
Crescita:
Fino a che la pianta non diventerà adulta sarà necessario rinvasarla ogni anno durante la primavera; una volta cresciuta sarà sufficiente sostituire il terriccio superficiale con quello nuovo, al fine di ripristinarne le proprietà organolettiche.
Sempre nel periodo primaverile-estivo sarà necessario somministrare alla pianta di cocco del concime liquido una volta al mese.
Un’altra pratica che possiamo adottare è la pacciamatura che consente di limitare la traspirazione eccessiva della pianta in estate
Se la noce di cocco tende ad annerire e a diventare appiccicosa significa che l'acqua ha ristagnato nel terriccio.
Bisogna allora sospendere immediatamente le annaffiature e contattare un esperto che saprà consigliare la terapia da effettuare al fine di salvare la palma.
Avversità:
Pianta molto delicata, negli appartamenti raramente sopravvive più di 2-3 anni, l'apparato radicale è soggetto facilmente al marciume, favorito dal ristagno idrico, e soprattutto dalle basse temperature del substrato, gli ambienti con scarsa umidità, le correnti d'aria e la luce solare diretta, provocano il disseccamento delle foglie ad iniziare dai margini, vengono inoltre attaccati da numerosi parassiti.
Spesso le piante in vendita hanno subito colpi di freddo durante il trasporto o vengono vendute già talmente debilitate da rendere impossibile la sopravvivenza dopo l'acquisto, nonostante appaiano di aspetto vitale.
Uno dei più temibili parassiti di questa pianta è il Rhynchophorus ferrugineus, noto come punteruolo rosso delle palme.
Si tratta di un coleottero curculionide originario dell'Asia, recentemente propagatosi in Medio Oriente e successivamente a tutto il bacino del Mediterraneo e rivelatosi resistente a tutti i mezzi di controllo convenzionali.
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